martedì 24 maggio 2011

Nell'incanto della notte...

Detesto la notte perchè ho bisogno del sole. "La notte è fatta per dormire" è una frase che mi rappresenta al massimo: inoltre è stata la risposta del mio istruttore di sub alla domanda "facciamo un'immersione notturna" (e poi l'immersione s'è fatta lo stesso...). Fra un anno, quando sarò io l'istruttore che si sentirà fare questa domanda, risponderò allo stesso modo, penso.
La notte è fatta per dormire però a volte fa bene andare in giro la notte. Perchè si vedono cose belle.
So che bello è un aggettivo banale, fritto e rifritto, però è raro vedere la bellezza in questi tempi bui... intendendo con bellezza qualcosa di più rispetto alla semplice conformità a determinati canoni estetici.

Autobus, linea 17, ore 22:30 circa. (Quale posto migliore per osservare l'umanità di un autobus?)
Presenti io, una signora sudamericana, un ragazzo e due uomini.
Entrano due controllori con due vigili urbani. La notte a quanto pare ci sono i vigili armati perchè si potrebbero fare brutti incontri. Un controllore e un vigile prendono visione del mio abbonamento che va bene.
Poi si dirigono dalla signora del Sudamerica.
Che il biglietto non ce l'ha. Le chiedono un documento. Passaporto. Bene.
Le chiedono il permesso di soggiorno.
Non c'è. E' a casa? domanda il vigile.
No, non c'è e basta. La signora è "clandestina".
A quel punto pensavo già che l'avrei vista trascinata in catene al più vicino commissariato.
Scambio, rapidissimo, di sguardi fra i due controllori.
E poi la domanda che non ti aspetti.
"Signora, ce l'ha due euro?"

E con i suoi due euro, nell'incanto della notte, la signora acquistò un biglietto dall'autista.

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