sabato 9 aprile 2011

Assignment 3

Ho finito da poco di leggere "Coltivare le connessioni". L'ho letto sotto un albero, seduta per terra, con davanti un bel vigneto. Sono veramente fortunata! Vivere in campagna può essere una noia per le relazioni umane, ma permette di entrare in comunione con la natura, qualcosa che è difficile fare abitando in centro...
Questo che ho scritto qui sopra c'entra abbastanza col commento a "Coltivare le connessioni", compito dell'Assignment 3. Leggendolo mi sono venute in mente un sacco di cose: ma veramente, dovrei scrivere un altro pamphlet di commento al pamphlet e penso di non averne il tempo, e che non possa neanche risultare troppo interessante. Così voglio riferirmi soltanto a un'idea espressa nella parte 'oi dialogoi' (dal prof): "Una delle cose che vorrei comunicarvi è proprio l'idea che si possa essere anche persone vere e tecnologiche, recuperando la nostra percezione delle cosa vive per usare davvero bene internet che è massimamente viva".
Penso che la dicotomia 'verità/tecnologia' esista. 'Verità/tecnologia' non rende molto l'idea: meglio usare 'realtà' e 'realtà virtuale', o spazio e cyberspazio, per evitare diciture inflazionate.
Nello spazio c'è il sole, il cielo, gli alberi, il mare, le nuvole, la luna, il mio gatto che ronfa, il mio tavolo ingombro di libri, la mia biblioteca biomedica, i miei amici che studiano, la mia sorella che si incavola.
Esistono a tutto tondo: sono 'cose' (usato in senso improprio) che sento con le orecchie, vedo con gli occhi, posso toccare, di cui posso sentire l'odore (io no perchè ho il raffreddore 365gg l'anno...).
Invece il cyberspazio è essenzialmente scritto. Un'insieme di parole/immagini su un foglio.
Quello che sto malamente cercando di esprimere è che il cyberspazio, lo stare un'ora connessa a internet leggendo blog e cercando connessioni, non solo con persone ma anche con idee e informazioni, non mi da' le stesse emozioni che stare un'ora fuori con gli amici o da sola a spasso per i campi (o mamma, messa così fa' molto Heidi...), non mi da' la stessa soddisfazione, lo stesso divertimento, la stessa sensazione di star vivendo un'esistenza piena e ricca.
Forse è un problema mio. Forse è una questione di evoluzione.
Mi immagino che magari i miei figli o nipoti saranno talmente abituati al cyberspazio da viverlo come se fosse reale. Magari sono io indietro e nella linea evolutiva sono ferma all'omino col martello pneumatico mentre qualcuno è già all'omino al computer.

P.S.
Ho deciso di mandare per e-mail "Coltivare le connessioni" alla mia prof di Filosofia (che alcune di questa blogoclasse conoscono bene :-)), che secondo me ha capito e applica benissimo il concetto di PLE in filosofia e storia...infatti si scontra (e a volte cade...) continuamente col sistema del voto, che è quanto di più distante dal PLE si possa immaginare... 
 

3 commenti:

  1. Penso di conoscere tale professoressa... =) può darsi?!

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  2. E chissà...ha risposto: lo leggerò molto volentieri, ho visto che c'è anche Leopardi!
    Forse dovrei dirle che c'è anche Kuhn, Capra e don Milani...ma no, le lascio la sorpresa!

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  3. Marta sono ferma anch'io all'omino col martello pneumatico ;)

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